La nostra storia
Era un inverno particolarmente rigido, e io, Marco, e il mio amico, Paolo, ci trovavamo seduti su una panchina del parco. Non avevamo un soldo in tasca. Le nostre giornate passavano a cercare lavori temporanei, piccoli lavoretti che ci permettevano appena di pagare l'affitto. I nostri sogni sembravano così lontani, persi in un mare di incertezze. Perfino l’idea di comprarci dei tronchi da tagliare a mano per vendere qualche gioco da tavolo sembrava ridicola. Dove li avremmo trovati i soldi? Non avevamo nulla.
La svolta avvenne una sera, quando, in preda alla frustrazione e alla noia, decidemmo di andare a una festa in casa di amici. Una di quelle serate che sai già finiranno con un bicchiere di troppo e discorsi senza senso. E fu proprio lì, tra una battuta sciocca e una sfida alcolica, che nacque l’idea di Hot Jenga. Stavamo giocando a Jenga classico, ma in un momento di delirio e risate, Paolo buttò lì un’idea stupida: “E se ci aggiungessimo delle sfide piccanti? Tipo… non so, qualcosa che metta alla prova le coppie?”. Tutti scoppiarono a ridere, ma più il gioco andava avanti, più le coppie presenti si divertivano davvero.
Era una sciocchezza, ma notammo che quella semplice modifica rendeva il gioco molto più intrigante. Le persone ridevano, scherzavano e… si avvicinavano. Quella sera io e Marco capimmo di essere su qualcosa di interessante. Decidemmo di creare un Jenga personalizzato, con sfide osé e romantiche che potessero coinvolgere le coppie. Il nome, “Hot Jenga”, venne fuori in modo naturale: un gioco che avrebbe scaldato la serata, in tutti i sensi.
Il problema? Non avevamo ancora un soldo per avviare la produzione. Non potevamo nemmeno permetterci di comprare i blocchi di legno necessari per costruire i primi prototipi. Ma non ci demoralizzammo. Iniziammo a cercare materiali di recupero, vecchi pezzi di legno da tagliare, levigare e dipingere a mano. Lavoravamo di notte nei garage prestati da amici, con strumenti che avevamo chiesto in prestito qua e là.
Nonostante le difficoltà, eravamo determinati. Ogni blocco di legno era un piccolo passo verso il nostro sogno. E mentre lavoravamo, ci rendevamo conto che l’idea non era solo un gioco, ma un modo per avvicinare le persone, per creare complicità e risate. Così come il gioco stava avvicinando le coppie, anche io e Paolo riuscimmo a conquistare le nostre ragazze proprio grazie a quelle serate di Hot Jenga. Ogni partita era una scusa per divertirsi insieme, per ridere e flirtare, ed è stato durante quelle serate che sbocciarono le nostre storie d’amore.
Con il tempo, grazie al passaparola, Hot Jenga cominciò a diffondersi. La gente iniziava a chiederci come poter acquistare il gioco, così decidemmo di investire i nostri primi piccoli guadagni per realizzare una versione più professionale. Non eravamo più solo due ragazzi disperati alla ricerca di una svolta: eravamo i creatori di un prodotto che stava facendo divertire coppie di tutto il mondo.
Da quell’idea nata per caso, in un momento di disperazione e risate, è nato un brand che ha fatto sorridere e divertire tante persone. Hot Jenga non è solo un gioco: è la prova che, anche quando tutto sembra perduto, a volte basta un’idea folle per cambiare il destino.